Guardia-Finanza

Porto Tolle

Scoperta dalla guardia di finanza

Imbarazzo umano e politico a Porto Tolle a proposito della conclusione di indagini della Guardia di finanza di Adria che ha scoperto un’imponente truffa ai danni della Regione Veneto e della Comunità Europea coinvolgendo l’imprenditore Alessandro Duò ex presidente di Api e Asm Spa e Raffaele Crepaldi assessore al Comune di Porto Tolle, presidente della cooperativa di pesca Pila Mare e consigliere del Consorzio cooperative pescatori del Polesine di Scardovari (anni fa è stato anche nella segreteria particolare dell’assessore regionale Maria Luisa Coppola). L’azienda incriminata è la Oibì start up una srl con sede a Porto Tolle e con l’operatività a Corbola. La start up innovativa, che secondo le carte trovate era a forte contenuto tecnologico nel settore ittico, avrebbe intascato ingenti contributi europei e regionali senza averne diritto o quanto meno sono state annotate molte irregolarità nei requisiti iniziali per poter essere considerata una “Start-up innovativa” come prevedono le leggi in materia, comunque indispensabili per avere preziosi contributi che avrebbero significato iniziare l’attività in un settore che nel Delta è molto importante. Inoltre sembrerebbe che gran parte della documentazione preparata per l’ottenimento dei benefici fosse falsa o comunque non corrispondente alle richieste che le leggi in materia prevedevano. Ma non solo questo. Dagli atti della Finanza risulterebbe che la documentazione era falsa nel senso che il pescato doveva provenire da acquacoltura biologica e da flotte di pesca locali, risultando questo non veritiero mentre pare venisse utilizzato pescato proveniente dai grandi Centri commerciali e niente dalla pesca locale. Una situazione veramente grave che ha portato la Guardia di finanza ad emettere tre denunce, i due amministratori Duò e Crepaldi e il terzo non ancora reso pubblico. Questo l’aspetto dei fatti. Ora vediamo le reazioni che la stampa sta evidenziando in questi giorni molto segnati dall’evento, soprattutto a Porto Tolle e nel Delta, trattandosi di personaggi che hanno a che fare con la politica locale e provinciale in piena campagna elettorale. Il mondo della pesca si sta interrogando in questi giorni su cosa potrebbe succedere ai tanti contributi in corso e non ancora ottenuti, sia per il maltempo che per le opere pubbliche del settore in una fase molto importante. Per la minoranza consiliare sarebbe cosa buona e utile nonché di opportunità e buon senso – sottolinea l’ex sindaco Claudio Bellan – se Crepaldi desse le dimissioni e il sindaco le accettasse. Ma Pizzoli si è espresso subito: “Raffaele è un amico, ho piena fiducia su di lui”. Dice ancora Bellan: “Non si tratta di una sola questione di immagini: c’è proprio un problema di opportunità per il bene del Comune. L’assessore Crepaldi deve fare un passo indietro”. Anche altri rappresentanti della minoranza sottolineano quanto Bellan ha dichiarato. Per Progetto civico per la trasparenza, Valerio Gibin e Silvia Siviero “della questione si parlava da tempo ed essere indagati per truffa ai danni dello Stato e favoreggiamento personale non è certo un biglietto da visita ottimale. Inoltre siamo preoccupati per la pesca che potrebbe avere delle serie conseguenze, rischiando di non poter partecipare ad eventuali bandi o subire altre conseguenze”. Importante è la lettura che si ha in internet circa l’attività che svolgeva l’azienda. Si parla di spuntini di pesce precotto, cozze e vongole alla veneziana, insalata Marco Polo con un battage pubblicitario di non poco conto. Si legge pure che la Oibì ha partecipato con propri stand a fiere del settore perfino a Bruxelles e al Cibus di Parma. E si continua a leggere sempre nel sito che Oibì è un’azienda giovane (dal 2016?) ma con alle spalle, si legge, un’esperienza pluriennale di staff operativo e di direzione manageriale. Il team poi è specializzato nella produzione di zuppe di pesce e piatti pronti. L’azienda operativa di Corbola ha una superficie di 1600 mq con macchinari moderni e con prodotti richiesti dalla grande distribuzione, come chiarisce il direttore della produzione della fabbrica di Corbola, Bertolin. Una delle ultime notizie è ancora una dichiarazione del sindaco Pizzoli: “Fare politica è anche riconoscere dignità alle persone qualsiasi sia lo schieramento e non speculare su di loro. Se esistesse un solo pericolo per mettere in crisi il Comune il passo indietro Crepaldi lo avrebbe fatto ma ad oggi non ci sono elementi tali per farlo”. Ancora, di rimando, Bellan: “Ennesimo atto di incoerenza ma ricordiamo che l’assessore Pan ha dichiarato di dover fare le verifiche con i propri uffici per capire se la presenza di Crepaldi nel consiglio di amministrazione del Consorzio pescatori possa o meno condizionare l’erogazione dei contributi per i risarcimenti per i danni subiti dalle cavane”. Come per dire, aggiungiamo noi, se questo non ci fosse, tutto rientrerebbe nella normalità. Questi i fatti di questa settimana, il seguito e altre notizie nei prossimi numeri.

N.S.-L.Zanetti