Daniele-Mencarelli

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Come il pane uscito ora dal forno, come lo sguardo sul mondo aprendo il balcone, come il primo saluto del mattino. Queste poesie hanno il fremito dell’incontro vivo con persone e cose, accolgono i colori della vita, urgono con i drammi che ti sbattono in faccia. Daniele Mencarelli (nella foto sotto) ne ha raccolte a grappoli da varie sue pubblicazioni, che misurano i passi della vita, le strade perdute e quelle ritrovate. Si intravvede sullo sfondo la sua avventura umana, la dispersione, il combattimento, la ripresa e la vita nuova, che l’autore ha raccontati nei romanzi che l’hanno reso improvvisamente famoso, La casa degli sguardi, uscito agli inizi del 2018 e l’altro, Tutto chiede salvezza, che ha ricevuto il premio Strega giovani 2020.

Le poesie qui raccolte sono brevi, e descrivono una situazione quasi con un’occhiata. Ma non si chiudono in se stesse come quadretti già definiti. Provocano un’apertura, colgono un passaggio dentro il mistero della vita: un amore, una sofferenza, un incontro più grande. La vita che abbiamo tra le mani non la stringiamo tutta; ci porta più avanti, ci introduce a un oltre che è tutto da scoprire come un mistero.

Cos’è dunque la poesia, questa poesia? Non è il volare sopra la realtà con parole che sfumano come nuvole disperse. Non è l’ermetico incedere di sillabe incomprensibili. Non è il ritmo di rime casuali. E’ invece il fluire del sangue della vita, è l’emozione improvvisa di una novità, è il desiderio che si accende e infuoca l’anima. Ultimamente, avverti il soffio di una preghiera – ‘Se valgono questi versi una preghiera…’. Come entrando nella cappella dell’ospedale S. Onofrio: “All’alba come di notte tardi / quanti ne entrano a testa bassa / … / …quando si siedono come si vede / che con la voce rotta gli occhi gonfi / ti chiamano, ti cercano veramente.”

Angelo Busetto

Daniele Mencarelli, Tempo circolare (poesie 2019-1997), Pequod, Ancona 2019, pp. 298, € 18,00.