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L’Italia vola in finale e oggi, domenica 11 luglio, affronterà a Wembley la formazione vincente tra l’Inghilterra e la Danimarca.

Gli azzurri approdano, dunque, in finale dopo aver superato ai quarti il Belgio 2-1 e in semifinale la Spagna ai calci di rigore. Gli uomini di Mancini, che avevano dominato il quarto di finale contro il favorito Belgio, hanno faticato parecchio in semifinale dove hanno incontrato una Spagna ridimensionata nei nomi, ma molto organizzata e compatta soprattutto a centrocampo. 

È lì che gli azzurri hanno sofferto le iniziative degli iberici con il solito possesso palla volto  a far correre il doppio gli avversari. Dopo il gol di Chiesa e il pareggio di Morata la gara si è trascinata ai tempi supplementari dove la Spagna ha preso in mano il pallino del gioco non riuscendo quasi mai a rendersi pericolosa.

La lotteria dei rigori, che aveva premiato gli spagnoli ai quarti di finale contro la Svizzera, è stata fatale agli uomini di Luis Enrique. Decisivi l’errore di Morata e il rigore siglato da Jorginho che porta gli azzurri direttamente in finale.  

Ora non rimane che attendere la vincente di Inghilterra – Danimarca con gli inglesi ad un passo dalla storia visto che, in caso di passaggio del turno, disputerebbero la finale del campionato europeo in casa con il sostegno del loro pubblico.

L’Italia deve riprendersi quello che ha lasciato nelle ultime due finali del campionato europeo disputate contro la Francia nel 2000, con la beffa del gol del pareggio subito da Wiltord al 91’ e del golden gol di Trezeguet , e contro la Spagna nel 2012 dove perse in malo modo.

La sensazione è che gli uomini di Mancini possano, questa volta, cambiare la tendenza e il fatto che la gara si disputi l’11 di luglio, giorno già vincente per la nazionale italiana, come non ricordare la finale del mondiale del 1982 contro la Germania vinta 3-1, dovrebbe preoccupare non poco gli avversari che scenderanno in campo siano essi inglesi o danesi.

Franco Fabris