Chioggia

Due hanno Chioggia come meta diretta.

Alla regione Veneto i ministri delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, della Cultura Dario Franceschini e del Turismo Massimo Garavaglia, hanno assegnato per gli anni dal 2021 al 2023 37 mln di euro per realizzare 84 km di ciclovie turistiche.

Oggetto del finanziamento cinque tratti: quello della ciclovia Vento per un importo do 6.786.852 di € per la realizzazione di 23 km; della ciclovia Sole per 6.044.728 di € per la realizzazione di 27 km; della ciclovia Adriatica 4.000.000 di € per la realizzazione di km 10; della ciclovia del Garda 10.493.469 di € per realizzarne 6; e per la Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia   9.990.911 di € per 18 Km.

“L’ottenimento di queste risorse è frutto di un grande lavoro di concertazione sui tavoli ministeriali, condiviso con le altre Regioni, che ci consente di proseguire nell’esecuzione di gran parte dei lotti funzionali delle ciclabili in programma”, ha commentato la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti.

Le attività di progettazione definitiva ed esecutiva dei lotti funzionali per ciascuna delle cinque ciclovie inizieranno nel corso del 2022 e saranno predisposte dalla Regione tramite la società Veneto Strade e condivise, per ciascuna ciclovia, nei tavoli interregionali istituiti, con le Regioni interessate di volta in volta dai tracciati.

“I progetti dovranno garantire il rispetto dei caratteri storico-culturali e paesaggistici nonché, con riferimento alla configurazione della singola ciclovia nel suo sviluppo complessivo, la omogeneità tecnica e architettonica, compatibilmente con i caratteri degli ambiti territoriali attraversati.

Una volta approvati i progetti dal MIMS, potranno partire i lavori di realizzazione degli interventi, presumibilmente nei primi mesi del 2023”. Le ciclovie che vedranno Chioggia tappa diretta sono principalmente due la Vento da Venezia a Torino (da cui Ven-To) di 705 km. con un collegamento a Milano lungo il Naviglio Pavese, da intendersi come una grande ‘autostrada’ ciclabile per muovere grandi flussi di cicloturisti nelle due direzioni.

La metà della lunghezza di VenTo si trova sull’argine maestro del fiume Po e dei suoi affluenti, di fatto, molto adatti ad ospitare piste ciclopedonali.

La Ciclovia Adriatica parte invece da Trieste per raggiunge Santa Maria di Leuca punto più meridionale della Puglia. È lunga ben 1300 km e attraversa sette regioni italiane. Nel primo tratto, prima di arrivare al Delta del Po, incontra numerose lagune separate dal mare da strette strisce di terra passando per Grado, Caorle, Venezia e Chioggia.

Quella del cicloturismo rappresenta una nuova forma di fare turismo: “una nuova filosofia che pone l’attenzione sui dettagli e accompagna il turista attraverso un viaggio alla scoperta di luoghi nascosti, culture diverse e prodotti locali, nel pieno rispetto dell’ambiente, il tutto procedendo con calma e lentamente in modo da cogliere ogni straordinario particolare, con l’obiettivo di lasciare ai turisti un ricordo indelebile dei luoghi visitati e di arricchire  la loro esperienza di emozioni e sensazioni indimenticabili”. 

Viaggiare “lenti” permette, infatti, di vivere le proprie vacanze in modo più sostenibile, in netto contrasto con i ritmi frenetici a cui siamo abituati ogni giorno e nel pieno rispetto dell’ambiente che ci circonda.

Questo nuovo modo di viaggiare è in costante crescita e in controtendenza rispetto all’andamento generale del mercato turistico nel 2020.

Sotto il profilo del marketing, esso assolve pure all’obiettivo di preservare e dare valore alle caratteristiche, alle peculiarità e alla cultura di una determinata destinazione. 

Ruggero Donaggio