Diocesi

Dal Congresso Eucaristico nazionale di Matera

Dal 22 al 25 settembre una Delegazione della Diocesi di Chioggia ha partecipato al XXVII Congresso Eucaristico nazionale svoltosi nella bellissima cornice della città di Matera, città del pane, come ha più volte sottolineato il vescovo della Diocesi Matera –Irsina S.E.R. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, chiamato affettuosamente dai fedeli della sua diocesi don Pino, lo abbiamo incrociato più volte e visto con quanta premura paterna si rapporta con i fedeli e suoi collaboratori. Abbiamo ascoltato parlare di lui come si trattassi del proprio parroco da alcune persone della città con cui abbiamo avuto la possibilità di rapportarci in questi brevi momenti. 

Perciò potremmo dire che uno degli aspetti belli di questi giorni è stato l’incontro con una chiesa viva e con pastori con “l’odore delle pecore” utilizzando il dire del Papa, ma meglio ancora potremmo dire con l’amministratore che “da il cibo a suo tempo” cfr Lc 12,42 

Il tema del congresso “Torniamo al gusto del pane. Per una chiesa eucaristica è sinodale” è stato davvero non solo sbriciolato nelle varie catechesi e testimonianze, ma anche fatto esperimentare attraverso l’incontro con i pastori e i fedeli della Diocesi di Matera e delle Diocesi di tutta Italia. La organizzazione e l’accoglienza che la Diocesi e la città ha offerto ai convenuti è stata davvero calda e famigliare, con quel sapore di casa e di fratelli in Cristo e in umanità.

I primi due giorni le delegazioni sono state accolte nelle varie parrocchie della città da dove poi sono state seguite online le catechesi che si svolgevano nella cattedrale di Matera. Seguiva nelle singole parrocchie lavori di condivisione a gruppi e poi testimonianze. La conclusione con il Papa nello stadio della città ha dato il tono di universalità a questo importante raduno della Chiesa italiana attorno a Gesù eucaristia. 

“Il gusto buono del nostro pane dall’altare alla tavola della vita”, che mons. Gianmarco Busca vescovo di Mantova nel primo giorno di catechesi ci ha condotti da tavola in tavola. Dice mons. Gianmarco; “Quello che compie il pane è appunto un viaggio che inizia sulla tavola della creazione che è tavola imbandita da Dio e alla quale l’uomo ha avuto il grande dono di poter partecipare. Il pane rappresenta la fatica dell’uomo laborioso che adopera le sue braccia per coltivare e produrre le spighe. Un pane che da semplice alimento diventa elemento Trinitario e Cristologico allorché raggiunto l’altare nella forma di ostia, rivela la natura Divina e Umana di Gesù; si fa Eucaristia e svella il senso profondo del cosmo”. L’uomo di oggi dice mons. Busca ha bisogno di re-imparare a mangiare e a gustare il pane. 

La protagonista della catechesi del secondo giorno è una voce femminile: professoressa Giuseppina De Simone, docente della filosofia della religione; la prof.sa ha completato quanto la meditazione di mons. Busca, dove in gruppo abbiamo potuto riflettere la nostra storia come credente alla luce del pane Eucaristico e alla luce della santissima Trinità, dove il pane Eucaristico unisce ogni popolo e nazione. Stare insieme nella diversità e essere segno di fraternità nella vita del mondo.

Dice; “In un mondo che è lacerato da divisioni e di guerre la Chiesa non si stanca di essere pane che riconcilia e unisce, costruendo ponti, tessendo relazioni tra i popoli le culture le religioni”. E’ conclude; È il cammino di tutti noi credenti in Cristo Gesù. Un cammino nel segno del pane.

Nella parrocchia dell’Addolorata dove la Delegazione di Chioggia ha vissuto i due giorni di catechesi hanno dato la loro testimonianza Guido e Gina Virzì, una coppia che fondo l’adorazione eucaristica perpetua in Sicilia.

La loro esperienza di adoratori si è estesa e ora conta con una vasta mappa di adoratori e cappelle per l’adorazione perpetua. A sentire parlare loro si ha la sensazione che sia una cosa semplice e fattibile, e non solo, ma entusiasmante pensare che più che parlare di Gesù cosa buona sarebbe poter portare a Gesù, all’incontro con Lui, incontro che Gesù attende, al quale ci invita tutti. Lo entusiasmo loro contagia e sarebbe una cosa buona tentare questa esperienza che nella nostra Diocesi non sarebbe nuova, dalle testimonianze che ho sentito da suor Luisa Cavinato che per moli anni servì la Chiesa della Santissima Trinità dove esisteva l’adorazione diurna. 

Il secondo giorno la testimonianza è stata di Anna Bifulco una mamma di 9 figli che ci ha raccontato come fin da bambina è stata accompagnata per mano da Dio Padre. Abbandonata dal padre naturale ancora prima della nascita e consegnata dalla mamma a un convento di suore, ha trovato in collegio l’opportunità di una educazione cristiana e la possibilità di imparare a camminare con Gesù mano nella mano. Una frase che mi ha colpito è stata quella che dice a Gesù prima di addormentarsi “Gesù tu mi provochi insonnia, se ti penso non dormo più” la sua giornata inizia alle 4:00 del mattino con la preghiera e la adorazione nella Cappella della propria casa. Racconta come questo sia la fonte della sua gioia e chiama questo momento il coraggio della fedeltà che si alimenta lì. 

Donna sposata, madre e educatrice. Ha lasciato la. Professione di psicoterapeuta perché considera che la causa principale della malattia del secolo, la depressione, è causata dal male spirituale. È lì che si può e si deve aiutare. 

Non meno coinvolgente ed emozionante è stata la Santa Messa con Papa Francesco che nella sua profonda e coraggiosa omelia ci ha ricordato come ciò che nel futuro ci potrebbe separare della felicità beata e piena con Dio, è il “fosso” che scaviamo nell’oggi ignorando i tanti “lazzari” che sono i nostri fratelli e sorelle e negandoci di condividere con loro il pane della nostra tavola.

Molte sarebbero le cose da raccontare e approfondire e magari raccontare nelle parrocchie, se ci sarà l’opportunità.

“Ci raduni, Signore, intorno alla mensa,ci doni di tornare al gusto del pane:frutto della terra, segno del tuo amore,che diffonde il profumo del lavoro dell’uomo.“ Che nutre il corpo, dà gioia al cuore, crea condivisione, rafforza i legami, ha gusto di comunione.

Dal fuoco dello Spirito è reso nutrimento che di molti fa uno, Vita nuova per il mondo”.

Cosi suona molte volte questo ritornello dell’inno del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale – Matera 2022.  

Sr. Ada Nelly, Sr. Maria, Marco